Bianca: la sua vita a Tenerife

0
2086
Abbiamo intervistato Biancamaria Leonardi, italiana trasferita a Tenerife da circa 2 anni. Collabora con il marito ad un giornale italiano gratuito,www.leggotenerife.com , e aiuta anche il figlio Michele nella gestione del ristorante La Gondola, osteria veneziana nel cuore della movida del sud, Los Cristianos. Pensava di arrivare nelle “Isole dell’eterna primavera” per fare la quasi pensionata ed invece corre e sgambetta tutto il giorno.
1 Ciao Bianca, raccontaci come mai hai deciso di trasferirti in Spagna e quali sono state le tue principali motivazioni.
Veramente non lo ho deciso proprio io: mio marito e mio figlio erano anni che insistevano sulle “Canarie”, e così alla fine ho accettato questa nuova sfida. Devo dire, a distanza di due anni, che è stata una buona scelta e la rifarei domani!
2 Come mai hai scelto Tenerife come destinazione?
Perchè la conoscevamo, eravamo già venuti molte volte, avevamo degli amici già residenti qui, e poi Tenerife gode di un super clima tutto l’anno.
3 Di cosa ti occupi precisamente?
Io collaboro con mio marito per il giornale di cui lui è l’editore, giornale mensile e gratuito per gli italiani qui nell’isola: LeggoTenerife. Poi aiuto a volte mio figlio con il suo ristorante veneziano aperto ormai da 17 mesi, La Gondola di Venezia. In teoria avrei dovuto fare la vita da pensionata, ma invece corro tutto il giorno e mi mantengo in forma!
4 Quali sono le principali differenze nel mondo lavorativo? Hai incontrato delle difficoltà e se si come le hai superate?
Sicuramente qui la cosiddetta “burocrazia” è molto più snella e abbastanza veloce rispetto all’Italia, grosse differenze sostanziali devo dire che non ce ne sono, le tasse ci sono e non proprio bassissime, la seguridad social e il darsi di “alta”come si dice qui (INPS) costa più o meno come l’Italia, i professionisti che ti seguono sicuramente sono meno esosi. Per mio figlio con il ristorante la difficoltà maggiore è stata quella di trovare forniture alimentari italiane di buona qualità, le importazioni sono spesso lente, e mal definite le aliquote a livello doganale, qui nell’isola si fatica a trovare certi prodotti di buona qualità tipicamente italiani. Per quanto riguarda il giornale devo dire che mio marito non ha trovato grosse difficoltà, essendo già lui giornalista, c’è poca concorrenza nel campo dell’editoria e i costi per la stampa e connessi sono poco più cari che in Italia. Qui ci sono molti grafici bravi.
5 Consiglieresti ad un tuo amico di andare a lavorare a Tenerife?
Consiglierei innanzitutto di venire a fare un giro esplorativo dell’isola, per capire e conoscere, qui il lavoro c’è per chi ha delle specializzazioni, molta gente arriva qui disposta a far di tutto (lavapiatti, cameriere, barman, cuoco, pulizie alberghi, etc ) ma qui soltanto una persona con un mestiere vero trova lavoro, chi arriva qui  senza alcuna professionalità pensando all’Eden o al Bengodi si sbaglia, e spesso se ne ritorna al paesello italiano con le pive nel sacco!
6 Qual è il luogo più bello che hai visitato? E perché?
Il Faro del Teno! Almeno a me piace moltissimo, un paesaggio quasi rimasto selvaggio, con un’unica strada per raggiungerlo, ti senti proprio in mezzo all’oceano. Per non parlare delle scogliere che vedi e la strada per arrivarci, con un cartello in multilingue che dice più o meno: “percorrete la strada a vostro rischio e pericolo”  per caduta sassi! Dopodichè tutta l’isola è una continua scoperta di posti incantati e incantevoli, per ogni gusto e ogni tasca! La differenza climatica da zona a zona ti lascia stupito positivamente, in poco più di mezz’ora si arriva ad altezze notevoli sul Parque del Teide, hai mare, monti e collina, paesini di campagna e località turistiche affollatissime, la capitale, Santa Cruz, è una bella città, quasi caotica, dove trovi di tutto!
Cristiano Prudente
 Articolo tratto dal blog www.italianiingiro.com 


LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui