Le 10 migliori feste e fiere di Spagna

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La Festa di San Firmin a Pamplona
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In tutta Spagna ogni mese si celebrano feste, fiere, sagre ed eventi culturali e tradizionali peculiari e tipici di ogni regione. Per questo motivo abbiamo deciso di presentarvi le migliori feste e fiere di Spagna, includendo le feste e le manifestazioni piú particolari, divertenti e stravaganti.

 

Vediamo quindi quali sono le 10 migliori feste e fiere di Spagna

 

  1. La Settimana Santa (Semana Santa)

Anche se non siete credenti, la settimana Santa (leggi qui tutta la storia della Semana Santa) é qualcosa a cui bisognerebbe assistere

almeLa Semana Santa a Malagano una volta nella vita. Il sentimento e la spiritualitá che si respirano durante questi giorni pervadono l’aria che, insieme all’aroma di incenso e al tiepido sole primaverile, rendono unica la settimana pasquale.

Durante tutto il corso dell’anno numerose e mllenarie Cofradías si preparano per farci sentire l’emozione a fior di pelle. Nelle principali cittá andaluse infatti sfilano i cofradi (confratelli) trasportando enormi troni con statue raffiguranti la Sacra famiglia accompagnati dal suono tonfo dei tamburi  che crea un ambiente di raccoglimento e passione mentre le maschere e i costumi tradizionali colorano di bianco, rosso e viola le stradine dei centri storici.

 

  1. Il Carnevale

Cambiando decisamente genere e periodo, passiamo ora a parlarvi del Carnevale che é la sicuramente festa più scatenata e spudorata tra quelle che si celebrano in tutta Spagna.  Questo evento, pieno di ritmo e libertá, viene celebrato un po’ in tutto il paese, ma raggiunge tutto il suo splendore nelle cittadine di Tenerife  (Isole Canarie) e Cadice (Andalusia).

Tenerife viene addirittura considerata capitale del carnevale in Europa; durante il mese di Febbraio, l’isola  si riempie di porporina, coriandoli, divertimento e colore e migliaia di turisti approdano per godere delle centinai di concorsi, sfilate e feste che ogni giorno vengono organizzate.

Vedere sfilare immagini di vergini illuminate dalla fioca luce delle candele e sentire il tremore di fondo dei tamburi è un’esperienza che sicuramente non dimenticheremo.

 

Immaginate un carnevale con tutta l’arte e lo spirito del sud? Beh, questo è precisamente il Carnevale di Cadice, una festa in cui la musica e la gioia vengono diffuse in tutta la città: per dieci giorni tutti gli abitanti si mascherano e partecipano a lunghe e divertenti feste dove si mangia, si beve e si balla fino a tarda notte.

Ci sono i murgas, gruppi in costume che partecipano alla gara del carro più bello, poi gli ilegales, persone qualsiasi che non partecipano alla competizione, ma vivono e godono di questi giorni di festa e poi ci sono i numerosi turisti, che giungo a Cadiz appositamente, tutti insieme sfilano per le strade della città e creano un’atmosfera davvero allegra e coinvolgente.

 

  1. Las Fallas a Valencia

A metà marzo esploderà polvere da sparo a Valencia. Dimenticate tutto quello che avete visto finora, perché in nessuna parte del mondo si svolge un evento così affascinante.

Las Fallas di Valencia
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Durante la settimana delle Fallas, la città si riempie di belle e colorate figure di diversi metri di altezza (molte raggiungono il 5º, 6º piano), piene di toni satirici e provocatori. Questi veri e propri monumenti sono costruiti con impegno durante tutto l’anno dai casal Falleros e osservarli é il modo migliore per conoscere la cittá e le sue tradizioni.

 

Ogni anno viene eletta la Fallas piú bella, vincitrice del concorso e la fallera mayor patrona della festa, e nel  2016  Fallas, é stata finalmente dichiarata patrimonio dell’Unesco.

 

Ogni giorno alle 14.00, nella piazza del municipio (Ayuntamiento),  si celebrano las mascletás, spettacoli pirotecnici a base di fragorosi petardi.

Ma il momento culminante arriva nella notte 19-20 marzo ed è conosciuta come “la cremá”. In questa notte, tutte le Fallas vengono bruciate e ridotte in cenere, lasciando una scia di fuochi d’artificio, luce e meraviglioso fuoco nel suo percorso.

 

  1. La Tomatina

Avete mai sentito l’esigenza di lanciare un bel pomodoro addosso a qualcuno?

Durante la Tomatina di Buñol questo é possibile!  Da oltre 70 anni infatti, l’ultimo mercoledì del mese di Agosto si celebra questo divertente festival che attira migliaia di persone in questo piccolo paesino della Comunitá Valeciana.

 

La Tomatina è il punto finale di una settimana di feste, sfilate tradizionali, fiere e mercati. Questo evento è così originale, fresco e divertente che data l’affluenza, ha dovuto limitare la sua capacità di 20.000 partecipanti. Sembrano tanti, ma si consiglia di acquistare i biglietti in anticipo, perché svaniscono.

 

Inoltre, nel bel mezzo della piazza del paese ogni anno viene collocato un palo insaponato con un delizioso prosciutto in cima, sarete capaci di arrampicarvi per afferrare il premio?

 

  1. La Feria de Abril

La Feria de Abril è una delle feste più internazionali e popolari di Siviglia (ne abbiamo parlato anche nell’articolo 20 cose che devi ASSOLUTAMENTE vedere in Spagna). Nata nel 1847 come fiera del bestiame, con il tempo il carattere allegro dell’evento si impose sulla parte commerciale, fino a convertirsi in un appuntamento imprescindibile per i sivigliani.

 

Ufficialmente la festa comincia lunedì a mezzanotte con la prova delle luci (prueba del alumbrao), dove si accendono le migliaia di lampadine colorate della zona della fiera e l’ingresso principale, che è alto quasi 50 metri e cambia ogni anno.

 

All’interno, nelle casetas (casette fieristiche), è dove si vive la fiera. Formate da vari soci, sono uno spazio familiare nel quale accogliere amici, parenti e invitati con i prodotti tipici della terra, bere vino, cantare, chiacchierare e, ovviamente, ballare la sevillana (ballo tipico dell’Andalusia).

 

Durante la festa la gente veste gli abiti tipici dell’Andalusia: gli uomini indossano indumenti campestri tradizionali, e le donne il vestito flamenco o da gitana. Durante il giorno, la fiera si riempie di amazzoni, cavallerizzi e carrozze riccamente decorate. È la cosiddetta passeggiata dei cavalli, alla quale è possibile partecipare noleggiando un calesse con conducente del servizio regolare.

 

Di fianco all’area della fiera si trova la strada dell’Infierno, una zona ludica molto allegra e con diverse attrazioni per bambini e per adulti e bancarelle dove sorseggiare una bibita o farsi uno spuntino.

 

Un altro elemento imprescindibile sono i tori: tutti i pomeriggi, la gente si reca presso l’arena della Maestranza per assistere alla corrida (i biglietti e gli abbonamenti possono essere acquistati in anticipo telefonando o attraverso la pagina Web dell’arena).

E dopo una settimana di divertimento la domenica, a mezzanotte, un impressionante spettacolo di fuochi d’artificio chiude la Feria de Abril.

 

  1. Feria del Cavallo, Jerez (Andalusia)

Che cosa ci si può aspettare alla Fiera dei Cavalli di Jerez? Bé un tripudio  di gioia, flamenco, umorismo e il meglio della cucina andalusa, il tutto unito da un tema comune: il mondo del cavallo.

Quest’anno la Grande Settimana di Jerez si é tenuta dal 13-20 maggio, una settimana dopo la Feria di Siviglia ed é anch’essa iniziata con la sua spettacolare illuminazione.

La Feria del Caballo a Jerez (Andalusia)
Photo by: http://www.masjerez.com

Durante questi sette giorni festivi, si possono visitare  più di 250 casette diverse, presso il parco González de Hontoria, aperte al pubblico e tutte con un’atmosfera unica.

Al loro interno si può bere vino, degustare i prodotti locali e ballare sevillanas (ballo tipico dell’Andalusia) fino alle ore piccole, in un ambiente di puro divertimento e allegria, che sembra trasformare il parco in un enorme tablao (palcoscenico) di flamenco.

 

Questa feria costituisce anche un’ottima opportunità per vedere dal vivo animali di pura razza, la nobiltà degli esemplari esposti lo ha resa famosa nel mondo e il nutrito calendario prevede tra le altre cose, gare equestri, concorsi internazionali di salto ostacoli, doma dei cavalli, rally equestre, mostre di bestiame scelto e aste.

 

Inoltre, di giorno, il parco González de Hontoria è preso d’assalto da centinaia di fantini, amazzoni e carrozze che, percorrendo l’area feriale, danno vita a un bello spettacolo meraviglioso.

 

  1. La Festa Mayor de Grácia a Barcellona

Per tutta l’estate, i quartieri di Barcellona celebrano le loro proprie feste, ma nessuna è così speciale, creativa e divertente come la Fiestas de Grácia, celebrata nel mese di Agosto nell’omonimo quartiere.

L’emblematico rione di Gràcia diventa un vero spettacolo di colori, arte e esagerazione. Ogni via concorre per offrire le decorazioni più originali e stravaganti, regalando a chi le visita un vero e proprio spettacolo per gli occhi.

Girando ad ogni angolo entriamo in mondi diversi, dove il divertimento è garantito, e

se la decorazione delle strade non fosse  sufficiente, durante la Fiestas de Gràcia potrete godere di sfilate, mostre, mercati tradizionali e molto altro,  e di notte il divertimento continua con i numerosi concerti organizzati nelle principali piazzette del quartiere.

 

Durante il resto dell’ anno, Gràcia è una zona della Barcellona residenziale famosa per la sua atmosfera rilassata e bohemien, le piazze affollate, i bar e i locali frequentati.

 

Il concetto del festival Gràcia è che tutte le vie si sfidano per il premio per la meglio decorata. Le vie tendono a prendere la competizione molto sul serio e il livello è molto alto! Ogni via sceglie un tema che può essere uno qualunque, dal wrestling romano alla vita subacquea. Cammina per le vie di Gràcia e resterai stupito dalle volte di decorazioni colorate sopra di te e dalla creatività e originalità che le contraddistingue.

 

 

  1. Boloencierro a Mataelpino, Madrid

Immaginate di correre a tutta velocità mentre scappate  da una gigantesca palla di 3 metri di diametro e più di 150 chili di peso che vi pesta i talloni. Questo è esattamente il Boloencierro a Mataelpino.

Mataelpino, letteramente “uccidi il pino” è un piccolo comune di 1700 abitanti, a 50 km di distanza da Madrid.

El encierro (letteralmente chiusura), è un’operazione preliminare alla corrida in Spagna, che consiste sostanzialmente nel trasferimento dei tori dal recinto in cui vengono portati alcuni giorni prima dello spettacolo fino all’interno del corral, il recinto dell’arena, in cui vengono rinchiusi (da cui il nome).
La bola è la palla, quindi in questo paesino le feste sono a dir poco peculiari, perchè bisogna schivare non un toro bravo, ma enormi palle di polistirolo, che corrono rapide lungo le strade in discesa del paese.

Tutto iniziò nel 2011, quando in piena crisi economica, il municipio non aveva soldi per organizzare le feste taurine durante la celebrazione del patrono San Bartolomé.
Quindi si pensó di sostituire i tori con palle di polistirolo per la gioia degli animalisti.

 

Le chiusure si svolgono il Sabato e la Domenica del Festival.

La palla viene rilasciata più volte e vengono suddivisi i partecipanti in turni tra i minori e maggiori di 16 anni di età.

Se quindi sognate di essere rincorsi da enormi palle questa è la festa che fa per voi!

 

  1. La Battaglia del vino di Haro

La mattina del 29 Giugno, più di 10.000 persone si riuniscono nelle piazze e nelle strade della città di Haro a La Rioja con un unico obiettivo: gettarsi litri di vino addosso  fino a quando niente e nessuno rimane pulito.

L’uniforme della Battaglia del Vino di Haro è piuttosto semplice:  vestiti bianchi e una sciarpa rossa, ma un secondo dopo l’esplosione di un razzo, che segna l’inizio della battaglia, la situazione cambia drasticamente e il color malva, tipico di questo vino, domina l’atmosfera.

40.000 litri di vino vengono riservati per la festa e poco prima delle sette di mattina, i cittadini  trasportano il vino per la battaglia, sia a piedi che su rimorchi trainati da trattori o in veicoli privati.

 

E cosí si comincia a ‘combattere’ lanciando vino e utilizzando di tutto: stivali, bottiglie, spruzzatori, bollitori, pistole di acqua e qualsiasi cosa possa contenere del liquido!

 

Per arrivare a quello che la battaglia di Haro é ai giorni nostri, é dovuto passare molto tempo, dalle prime romerie (pellegrinaggi) in onore del Santo patrono fino a oggi. Dato che questa festa é la conseguenza della devozione per il santo che provavano gli abitanti di questa terra inondata di vigneti.

E cosí , un giorno come un altro il 29 di Giugno, durante un banchetto in onore del Santo, dopo aver partecipato al pellegrinaggio, un parrocchiano realizzó il felice gesto di rinfrescare con un po’ di vino il suo vicino commensale; da qui ebbe origine la Battaglia del vino di Haro.

 

  1. San Firmin Pamplona

La Festa di San Firmino nasce a Pamplona nel 1591, dall’unione di tre differenti celebrazioni : il Festival di San Firmino, la fiera commerciale cittadina e la corsa dei tori.

Il Festival di San Firmino è dedicato al vescovo di Navarra, uomo che dedicò tutta la sua vita alla diffusione della fede cristiana. Inizialmente questa festa era ad Ottobre, ma a causa delle cattive condizioni metereologiche il Municipio decise spostare la data e farla coincidere con la fiera commerciale cittadina tenuta a Luglio.

 

La Festa di San Firmin a Pamplona
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Durante l’epoca medievale infatti, era tradizione festeggiare l’arrivo dell’estate con bancarelle e stand commerciali e  proprio durante questa festa pagana venne introdotta la “corrida”, simbolo della tradizione spagnola.

 

Tra il 6 e il 14 Luglio di ogni anno, Pamplona si trasforma totalmente e, soprattutto, si riempie di turisti. La Festa di San Firmino prevede dei rituali precisi, primo tra tutti l’encierro o corsa dei tori, per le vie del centro storico.

 

La Festa inizia alle ore 12:00 del 6 Luglio, quando dal Palazzo del Ayuntamiento (municipio) viene sparato il chupinazo, cioè il razzo che annuncia l’inizio dei festeggiamenti.

Successivamente le autorità cittadine insieme alla folla si spostano verso la Chiesa di San Lorenzo dove c’è la Cappella di San Firmino, seguono quindi altri riti religiosi, come la celebrazione dei vespri, e la processione il giorno successivo.

Un rituale tipico della Festa di San Firmino, seppur non riconosciuto ufficialmente, consiste nel “Riau Riau”. Il Riau Riau è un raduno, la notte della Vigilia della festa, di migliaia di persone nella piazza del Municipio e lungo la “Calle Mayor”, dove cantare e ballare “La Alegría per San Fermín”, valzer composto da Miguel Astráin.

Ma la tradizione più importante e sicuramente più famosa di San Firmino è la corsa dei tori, chiamata in spagnolo Encierro. Prima che questo inizi, i partecipanti chiedono aiuto e protezione a San Firmino, intonando delle canzoni mentre percorrono il cammino di “Santo Domingo”.

La corsa dei tori si tiene solo nei giorni di 7 e 14 Luglio, alle 8 del mattino. L’”Encierro” può essere molto pericoloso e per questo dura 2 o 3 minuti, durante i quali i partecipanti percorrono un tratto di 849 metri circa, che termina nella “plaza de los toros”.

Per le vie del centro di Pamplona, poi, si può ammirare la sfilata dei Gicantes y Cabezudos, il corteo di strani pupazzi in cartapesta che sfilano per la città.

Ogni sera, è previsto uno spettacolo pirotecnico della durata di molti minuti.

 

Insomma, durante i giorni della Festa di San Firmino regnano sovrani la musica e il divertimento puro, come è nella migliore tradizione spagnola!

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