Madrid: il Mercato del Rastro!

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Chi visita Madrid, o chi si stabilisce da queste parti, deve assolutamente provare almeno una volta l’esperienza del Rastro.

L’antico mercatino delle pulci della capitale potrebbe ricordare il fascino della famosa Portobello Road londinese, con un’anima meno inglese e più mediterranea.

Lo scrittore tedesco Hans Magnus Enzensberger descriveva questo luogo come “l’ultimo confine tra Europa e Africa“.

L’appuntamento è fissato ogni domenica o giorno festivo dalle 9 alle 14, per perdersi in un labirinto di turisti curiosi,madrileñi DOC, venditori strillanti e rigattieri esperti.

Il mercato ha inizio a Plaza del Cascorro e si estende freneticamente lungo Calle Ribera de Curtidores e i vicoli vicini.

Per raggiungerlo consiglio di prendere la linea verde della metropolitana e fare scalo a La Latina o in alternativa a Puerta de Toledo.

Il mercato si è da sempre autogestito, incarnando quello spirito sanguigno e popolare tipico della penisola Iberica.

Ma da cosa deriva il nome Rastro? Il termine significa “traccia” e pare abbia origine dalle tracce di sangue che venivano lasciate lungo questa strada dalle carcassse dei bovini appena uccisi nei numerosi mattatoi che rifornivano le pelletterie del quartiere… un’origine abbastanza macabra!

Al Rastro si può trovare davvero di tutto, dalle carabattole più inutili alle migliori rarità in tema di antiquariato.

La zona del Rastro

Ormai non si tratta più esclusivamente di un mercato dell’usato, in quanto la sua espansione ha fatto sì che si aggregassero al mercato anche venditori di prodotti nuovi.

Le bancarelle si dividono a “zone”, così sappiamo che per cercare giacche, cappelli e cinture in pelle bisogna andare in Calle Ribera de Curtidores mentre se siamo alla ricerca di antiquariato bisognerà concentrarsi su Calle Carlos Arniches.

E naturalmente qui bisogna contrattare: non esistono prezzi fissi! Per fare affari basta avere un minimo di pazienza, determinazione e una conoscenza basilare dello spagnolo (anche se in questi casi noi italiani sappiamo essere bravissimi a comunicare “con le mani”!).

Un avvertimento: quando vi aggirate per le strade del mercato abbiate l’accortezza di tenere chiuse le borse e di stare in guardia perché taccheggiatori e imbroglioni di ogni genero sono spesso in agguato, come sempre succede in questo genere di situazioni. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio insomma!

E alla chiusura del mercato, in pieno stile locale, è imperdibile una sosta in una taperia del quartiere per uno spuntino caratteristico al bancone e una buona cerveza ristoratrice!

Luca Cattaneo

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