Lavorare a Barcellona: Walter, dalla Puglia a “cittadino del mondo”!

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Walter Panza, 29enne italiano di Bitonto (Bari), vive da 2 anni e mezzo a Barcellona. Ha lavorato sempre in giro per l’Europa e nel mondo: Brasile, Germania, Irlanda… con esperienze lavorative principalmente presso multinazionali americane come Bacardi, Oracle, Google. Attualemente lavora per PTC, azienda che si occupa di sviluppare e commercializzare soluzioni CAD e PLM.

Ciao Walter, ci puoi spiegare come hai avuto questa opportunità?

Ho trovato lavoro a Barcellona mentre stavo lavorando in Irlanda presso la Google. Ho ricevuto una proposta da un ex-collega di lavoro che lavorava nella mia attuale azienda che mi ha referenziato al management. Atterrato a Barcellona mi sono subito reso conto che è la città che faceva per me…

Barcelona da vivere: quali sono i lati positivi e quelli negativi, quali le prime difficoltà e come sei riuscito a risolverle?

Lati positivi tanti : una città che ha il mare, la montagna a 2 ore in auto, che offre tanto per i giovani. Città viva culturalmente, clima mediterraneo tutto l’anno. Si mangia bene e per tutti i gusti. Se a questo si aggiunge una buona retribuzione che possa permetterti un buon tenore di vita direi che è un città come poche in Europa. Lati negativi ne ho trovati pochi… forse all’inizio la lontananza dagli affetti, ma a questo ci sono abituato. Ritornare a casa non era una soluzione comodissima ma da Maggio anche questo problema sara risolto con un volo diretto su Bari!

Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a lavorare fuori dall’Italia? Pensi di aver fatto una scelta giusta? E perché?

Mi sono sempre piaciute le altre culture… la mia prima esperienza lavorativa all’estero è stata a 22 anni in Brasile quasi 10 anni fa. Vivere fuori dall’Italia per me ha significato e significa interagire con un’altra cultura, immergersi in abitudini diverse, persone diverse, modi di vivere diversi. Questo ti aiuta a crescere e maturare, guardare tutto da prospettive diverse e ti arricchise sia personalmente che professionalmenete. Scelta giustissima. Le mie esperienze lavorative continueranno a essere di stampo internazionale.

Il mondo del lavoro in Spagna: in che modo è diverso da quello italiano? Quali sono le tue opinioni a riguardo?

Grazie a Dio lavoro presso l’headquarter Europea di una multinazionale americana in un settore che non ha risentito molto della crisi. Non risento molto dei problemi che sta vivendo la Spagna. Il Paese ha un tasso di disoccupazione del 25%: 6 milioni di disoccupati ed una crescita industriale che non aiuta. Le politiche intraprese dal governo centrale non stanno funzionando, è una situazione difficile e dura soprattutto per i più giovani.

Il 50% dei miei amici ha perso lavoro negli ultimi 9 mesi. Al pari dell’Italia la Spagna sta vivendo dei momenti difficili. Spero nel prossimo futuro i governi centrali sapranno essere piu responsabili e prendere decisioni piu corrette.

Cosa ti manca dell’Italia?

La cucina…..quanto mi manca! 🙂

Cristiano Prudente

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